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Anche io ho i miei piccoli segreti
Romanzo

Linda si laurea e va sulla Costa Azzurra per una breve vacanza. In realtà, inizia un’avventura ricca di colpi di scena e di sogni d’amore. Il ballo, in cui Linda eccelleva già da bambina, è il tempo magico che la porta verso il futuro ma che anche le fa ritrovare il legame con un lontano passato. Intorno a lei si muove, sulla scena illuminata della mondanità e del successo, la figura incantatrice di un uomo affermato. Non mancano intrighi e gelosie che possono oscurare una vicenda iniziata in modo promettente. Linda vive con ansia momenti di incertezza e si sviluppa il terribile sospetto di essere al centro di un grande inganno: come mai scompaiono alcuni capi del suo vestiario? Tutto scivola in modo sempre più precipitoso e inevitabile verso una sorpresa finale: in una valigia c’è la soluzione di tutte le ansie e i sogni.
Il romanzo è una dolce storia d’amore, ambientata in gran parte in Torino, che svela un volto inconsueto di città ricca di glamour and fashion.
Generentola...
sembrerebbe una favola.
Romanzo

Sono orgogliosamente una moglie di militare, o, per dirla all’americana, una proud military wife.
Fare la Moglie del Militare non è una cosa semplice.
Certo, ci si abitua a tutto. Ma non è detto che alcune abitudini diventino più facili da sopportare. L'esposizione a situazioni faticose prima di tutto mi ha fatta sentire forte, poi mi ha accartocciata in tutti i modi.
E lì che le mogli dei militari mi hanno aiutata. È lì che ho capito che siamo Una, e che più di ogni altra persona ci capiamo solo guardandoci.
L’esperienza accanto ad un militare mi ha insegnato tanto e continua ad insegnarmi ogni giorno.
Ha svelato la mia natura. Ha compresso e dilatato la mia idea di tempo e spazio.
Mi ha insegnato a non opporre resistenza ai cambiamenti che tanto mi spaventavano, perché dietro ad ogni cambiamento si nasconde sempre un’ occasione.
Cadendo ho imparato ad accogliere il nuovo senza pretendere troppo da me stessa. Disperandomi ho chiesto aiuto.
Accantonando le mie esigenze ho imparato a ricordarmi di me.
È grazie ai periodi più bui che ho imparato a cercare le opportunità anziché soffermarmi sulle sconfitte.
Spero che leggendo il romanzo ritroverete un po’ di voi stesse, vi sentirete comprese e apprezzerete ancora di più la vostra incredibile forza, il vostro coraggio, il vostro costante spirito di sacrificio e il vostro inesauribile Amore.
La miglior vittoria è quella che si ottiene senza combattere, con Fiducia e Pazienza.
E noi siamo combattenti pazienti, fiduciose e vittoriose, quasi nascoste ma anche noi pronte a fiorire.
Gli esperti sostengono che la favola di Cenerentola risale all’Antico Egitto, ai tempi dei faraoni, per cui ne esistono versioni di ogni genere, sparse un po’ in tutti i Paesi d’Occidente e d’Oriente, ma certamente, oltre a quelle di Charles Perrault e dei fratelli Grimm, quella che è universalmente più nota è la versione cinematografica realizzata da Walt Disney nel 1950, divenuta patrimonio universale dell’umanità.
Generentola di Veronica Silvia Rosso trae il suo nome da una felice intuizione di Giulia, la ragazzina figlia di Alice, protagonista del libro. La ragazzina deve avere detto qualcosa come: “Mamma, ma perché non chiami il tuo libro Generentola?” Un’idea fulminante simile alle trovate di Archimede, che gli facevano esclamare: “Eureka!” Veronica Silvia Rosso stava, in effetti, scrivendo un libro, in gran parte riferito alla vicenda vera della sua vita. Nel libro raccontava la storia di Alice, che, per dirla alla Fernando Pessoa, altri non sarebbe che l’ortonimo della scrittrice stessa, ma opportunamente rifratta in uno schermo parallelo, cioè un shenal, come si costumava ai tempi di Dante. Alice trova subito, già all’inizio del libro, il suo Principe Azzurro, che si chiama Luigi: i due si incontrano il giorno in cui Alice si laurea, e si innamorano perdutamente
– anche senza scarpetta di cristallo. Rimangono fidanzati per quattro anni, perché Luigi è un giovane Ufficiale in carriera dell’Esercito Italiano,
e deve seguire dei percorsi di addestramento in differenti sedi. Finalmente si sposano: Luigi assume il ruolo di Militare e Alice quello di Moglie del Militare, cioè di Generentola. I due sposi diventano genitori di
una bellissima bambina, Giulia, che ben presto si segnala a scuola per la
sua bravura. Il Militare rappresenta lo strumento di forza lavoro che provvede al sostentamento della famiglia, ma Generentola rappresenta l’anima profonda che pensa, agisce, si arrabatta quotidianamente, tra
crisi di panico e momenti di autentica gioia, per difendere e per fortificare le “retrovie familiari” in cui il Militare appena può si rifugia, a suo dire, “per recuperare le capacità operative”.
Il libro è un radioso racconto
dell’impegno ad alto livello di un Ufficiale
di prestigio del nostro esercito, sempre spedito in missioni pericolose, tra Libano e Afganistan, o addestrato per tre anni a Norfolk in Virginia,
con famiglia al seguito. L’arma segreta del Militare è ovviamente la Moglie del Militare, dicasi Generentola, schierata a difendere e a costruire la felicità e la serenità quotidiana della famiglia. Lo farà in mille modi diversi, dimostrando una strategia di impiego delle risorse umane che avrebbe suscitato l’ammirazione del Generale Patton. Il libro diviene
anche un manuale di consigli e suggerimenti per tutte le Generentole italiane, sparse per il Bel Paese o nelle sedi estere delle nostre Forze Armate.
Generentola è un raro libro della letteratura italiana che parla dell’esercito
ed è scritto da una donna che ha come principale obbiettivo vincere le guerre
combattute per il trionfo totale dell’amore domestico.